Non spegnete le luci, per favore
Autore: Piero Lo Iacono
“Spegnere le luci”. Pensate ai tanti modi in cui si potrebbe intendere questa metafora. Ma state tranquilli non mi metterò certo a elencarli tutti. L’immaginazione ce l’abbiamo ancora, o forse anche quella l’abbiamo lasciata spenta nell’altra stanza? Il blackout a cui si accenna in questo libro non è quello elettrico ma quello che colpisce l’intelligenza e la coscienza delle persone. L’autore vi esprime la paura ancestrale che l’umanità possa perdere la luce ma anche la lucidità, il timore che si possa smarrire la ragione, la sensibilità, la saggezza e la speranza insieme alla capacità di vedere, di sentire, di empatizzare e, last but not least, di comprendere cosa significhi essere umani e rimanere umani, fedeli a questa essenza, anche di fronte alle minacce più subdole e pervasive.
Il libro offre un Viaggio di Introspezione e Trasformazione. Il lettore è invitato a intraprendere un viaggio introspettivo il cui valore risiede nella trasformazione che è riuscito a operare dentro di sé affinché non sia stata una lettura sprecata. Queste poesie, ma tutte le poesie, sono lampi nel buio, e qui ogni verso è un tentativo di illuminare la penombra interiore, di perforare la nebbia mentale, di risvegliare la percezione e interrogare il torpore e l’apatia che ci disumanizzano. È un grido silenzioso. Riusciranno questi versi ad accendere una piccola luce o saranno anche loro inghiottiti dall’oscurità?
Le poesie di questo libro sono state selezionate per partecipare al concorso “I Poeti di Grace” di Grace Edizioni del Gruppo Editoriale GPM.
Piero Lo Iacono